In questo articolo cerchiamo di capire che cos’è la voce e come viene prodotta.
Tenterò, inoltre, di rispondere alle domande più comuni per un corretto utilizzo della voce.
La voce è il suono prodotto dall’uomo quando le corde vocali vibrano nella laringe durante l’espirazione dell’aria; questo suono viene poi fatto risuonare all’interno della faringe, della bocca e del naso.
La voce umana si origina grazie all’interazione coordinata del sistema respiratorio (attraverso il quale viene emessa l’aria), della laringe (in cui le corde vocali fanno vibrare l’aria che arriva dai polmoni, con l’aiuto dei movimenti del torace, del diaframma e delle pareti addominali) e di cavità come laringe, faringe, naso, bocca che fungono da risuonatori e che contribuiscono a definire il timbro vocale.
Da questa prima spiegazione emerge chiaramente come la voce sia un atto sinergico, di puro altruismo organico, di più organi che agendo in concerto portano al prodotto finale: la NOSTRA voce. In clinica si parla di accordo pneumo-fonico.
Ma la voce ha anche una componente emotiva importante. Nella mia voce mi identifico è sicuramente la frase più incisiva per descrivere questo sentimento: la voce è un pezzetto del puzzle della mia identità. Quando questa viene a mancare, per svariati motivi, ci sentiamo come se mancasse un pezzetto di noi. Eppure, è uno di quegli automatismi a cui nella vita abituale, quando non subentrano alterazioni, non diamo così tanto peso.
Con la voce si esprime ciò che si prova e fa parte di ciò che siamo: quanta potenza in un suono.
Spero che siate d’accordo con me, quindi, che la voce non può essere considerato un solo atto meccanico. E in questa consapevolezza risiede anche il successo di una buona riabilitazione vocale.
La voce, però, è anche una delle mie più grandi passioni. Prima degli studi in logopedia mi sono appassionata a “lei” e soprattutto mi incuriosivano le voci disfoniche. Durante gli studi e i tirocini poi ho potuto studiarla meglio e appassionarmi veramente, anche grazie ad una superlativa guida di tirocinio nonché correlatrice della mia tesi finale.
Ed ora mi trovo a scrivere un articolo sulla voce e ogni parola che tento di scrivere per descriverla sembra quasi sminuirla.
Provando ad essere più pratici e utili: che cosa intendiamo per eufonia?
Il giudizio di eufonia, ponibile da un ascoltatore esperto, definisce una voce come eufonica se assolve pienamente le nostre esigenze comunicative, se viene prodotta con la minor fatica possibile, nel rispetto della salute dell’apparato fonatorio. Generalmente una voce sana è anche una voce eufonica, percettivamente piacevole.
Ma se teniamo per buona questa definizione anche una voce disfonica può raggiungere una sua eufonia se si riesce a trovare, insieme al terapista, un buon accordo tra tutte le componenti residue, purchè la voce prodotta raggiunga le finalità comunicative al minor costo possibile.
Una voce sana, quindi, presenta alcune caratteristiche che è utile conoscere:
- non ha bisogno di essere riscaldata al risveglio, già dalle prime ore del giorno è pulita e sonora
- non si esaurisce durante la giornata, non perde sonorità con l’uso, a patto che questo sia corretto, e, nel caso essa venga molto utilizzata, come succede nei professionisti della voce, recupera le proprie qualità col riposo notturno
- durante la frase non si spezza, non cambia improvvisamente qualità e l’intensità non decade con le ultime parole pronunciate.
Una voce sana quindi non ha bisogno di riscaldarsi per prepararsi ai normali compiti di conversazione, si affatica con l’uso protratto ma non è affaticabile, non ci abbandona.
I professionisti della voce, sono quelle persone che utilizzano la loro voce come strumento principale per svolgere il loro ruolo lavorativo (insegnanti, istruttori, rappresentanti, allenatori, cantanti …)
Proviamo a vedere alcuni consigli per prendersi cura della propria voce, evitando cattive abitudini e prevenendo disturbi vocali.
-È importante essere consapevoli di un cattivo o eccessivo uso della voce.
Attenzione al parametro intensità vocale, ovvero al volume che utilizzate quando parlate. Per evitare di urlare al telefono o al PC per esempio possiamo usare delle cuffie dotate di microfono. Per evitare di urlare, inoltre, possiamo sfruttare meglio lo spazio che abbiamo a disposizione. Per esempio, se siamo insegnanti possiamo evitare di rimanere tutta la lezione vicino alla cattedra e possiamo camminando per la classe raggiungere con la nostra voce i ragazzi. In questo modo senza urlare risultiamo anche meglio compresi a chi ci ascolta.
Se siamo costretti ad usare la voce per tanto tempo durante il giorno cerchiamo di programmare ogni tanto dei momenti di silenzio che per la nostra voce sono riposo necessario.
-Idratazione e umidificazione
La mucosa ondulatoria delle corde vocali deve rimanere idratata e umidificata per permettere una vibrazione ottimale e per evitare infiammazioni della mucosa di rivestimento. Bere molto spesso e a piccoli sorsi, soprattutto durante le ore di lavoro. Evitare di esporsi ad ambienti troppo caldi o troppo freddi.
-Evitare atteggiamenti viziati che possono diventare dannosi per le nostre corde vocali.
Per esempio, evitare di raschiare la gola. Tendiamo a raschiare quando percepiamo la presenza di muco in gola. Questa abitudine molto presto diventa viziata e raschiamo anche quando effettivamente non ci sarebbe necessità. Questo meccanismo in pratica fa strisciare le corde vocali e le strutture vicine irritandole non necessariamente. Il raschio può essere sostituito con una deglutizione o un colpo di tosse.
-Cerchiamo di non bisbigliare.
La voce bisbigliata non è sinonimo di volume abbassato. Quando bisbigliamo, infatti, quello che facciamo è fare uscire aria dalla laringe senza addurre le corde vocali, evitando così l’emissione del suono. Questo meccanismo, se protratto nel tempo, può portare a disfonia. Se vogliamo far riposare la voce, cerchiamo di fare silenzio quando possiamo.
-Riduciamo i fattori di rischio come fumo e alcool.
Questi agenti, infatti, irritano ulteriormente la mucosa delle vie respiratorie e quindi delle corde vocali e provocano ulteriore secchezza. Attenzione anche all’utilizzo di farmaci, alcuni di essi possono provocare disidratazione delle corde vocali o eccessiva produzione mucosale. Contattare il medico se in seguito all’assunzione di farmaci si percepiscono cambiamenti significativi nella voce.
-Cerchiamo ogni tanto di dedicare del tempo a noi stessi per ricercare il nostro equilibrio psico-fisico.
Non esiste una ricetta valida per tutti, ma ciò che è certo è che in quella sinergia descritta all’inizio subentra anche l’azione di alcuni muscoli importanti per una corretta fonazione. Se questi muscoli risultano eccessivamente contratti la produzione vocale a lungo andare risulta sicuramente più faticosa e disarmonica.
Il carico eccessivo che la vita odierna ci propone molto spesso si riversa fisicamente in atteggiamenti di irrigidimento muscolare, che possono coinvolgere anche muscoli utilizzati durante la fonazione.
Per qualsiasi informazione, dubbio, curiosità sulla vostra voce contattatemi.